Quel che muove a meraviglia è un lavoro sulla narrazione e la trasformazione, sull’atto del racconto, sull’ombra e la dualità, sull’osservazione delle cose apparentemente più banali e quotidiane che possono rivelarsi porte per la meraviglia. La performance è l’esito di un progetto “tra arte e scienza” promosso da Fondazione Ago e svolto nel corso dell’anno scolastico dall’artista Claudia Losi con docenti, studenti e studentesse di otto classi seconde delle scuole secondarie di I grado dell’Istituto Comprensivo 5 di Modena, nei plessi Carducci e Sola (San Damaso).
A partire dalla ricerca “Anìmule” portata avanti dall’artista nel corso degli ultimi anni, un nuovo capitolo ha coinvolto le classi nella creazione di piccole figure di carta con cui dare vita, attraverso una rivisitazione del teatro delle ombre, a inedite narrazioni. Nella performance immersiva, le sagome di carta sono manipolate per produrre ombre nelle cui forme si fondono immagini di animali umani e non umani, altri viventi, oppure "mostri" intesi come fuori dal consueto, prodigiosi. Il loro avvicendarsi sul muro è accompagnato da un sonoro che evoca una dimensione remota e meravigliosa, tra sogno e viaggio interiore. Frutto di un percorso interdisciplinare di ampio respiro, il progetto è stato portato avanti insieme a docenti di materie differenti - Arte e immagine, Italiano, Tecnologia, Inglese, Tedesco, Scienze, Musica - e che ha coinvolto anche realtà esterne come il Museo della Figurina e i musei scientifici Orto Botanico e Osservatorio Geofisico del Sistema Musei Universitari dell'Università di Modena e Reggio Emilia MuseOmoRe. Nel corso dell’anno le classi si sono confrontate con il significato della parola meraviglia, interrogandosi su cosa sia in grado di suscitare oggi questa emozione, legata allo stupore ma anche alla scoperta, al mistero, al diverso. Insieme all’artista Claudia Losi, le suggestioni scaturite nei musei e nei percorsi didattici svolti insieme ai docenti sono stati poi rielaborati in chiave artistica, per dare vita a nuove rappresentazioni: visioni poetiche e senza tempo che parlano dell’esperienza umana del narrare e della forza dell’immaginazione.
Claudia Losi (1971, Piacenza) costruisce la sua ricerca artistica intorno alla relazione tra esseri umani e natura ed esplora la dimensione del viaggio e dell’esplorazione come esperienza di conoscenza. Dal 1998 ha dato vita a una serie di progetti basati sulla partecipazione e relazione: operazioni collettive che si sviluppano intorno a singoli oggetti, catalizzatori di energie, esperienze e memorie. I suoi lavori sono stati presentati in numerose mostre personali e collettive organizzate in Italia e all’estero.