Cosa guardiamo davvero e come lo guardiamo quando il nostro sguardo si sofferma su di un’opera d’arte? È ciò che si può sperimentare partecipando sabato 24 maggio al Museo della Figurina di Modena a “Lost in Paradise”, un esperimento tra arte, natura e neuroscienze.
Grazie all’impiego della tecnologia “eye-tracking”, i movimenti oculari dei partecipanti vengono monitorati per una decina di minuti mentre osservano opere che raffigurano elementi naturali. La strumentazione consente di definire vere e proprie mappe di fissazione così da comprendere quali sono i dettagli che hanno catturato maggiormente l’attenzione o come i colori o altri particolari influenzano la percezione dell’opera. È un’esperienza in cui lo spettatore diventa protagonista, esplorando in prima persona il legame profondo tra sguardo, attenzione, emozione e memoria.
L’installazione interattiva è a cura di Future Education Modena (Fem) e si svolge nell’ambito della mostra di Fondazione Ago “Paradise Lost” degli artisti David Allen Burns e Austin Young / Fallen Fruit allestita, a cura di Francesca Fontana, al Museo della Figurina e alla Palazzina dei Giardini ducali.
Per prendere parte all’esperimento ci si iscrive sul sito www.agomodena.it, sono previsti tre partecipanti ogni 15 minuti, dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 17, e si ha diritto a un biglietto omaggio per la mostra “Paradise Lost” nelle due sedi. Al termine della sessione si riceve una restituzione personalizzata dei propri movimenti oculari, presentata sotto forma di “heatmap”, oltre a un gadget del Museo.
È possibile partecipare alla sperimentazione anche giovedì 29 maggio, tra le 11 e le 13, senza necessità di prenotazione.
L’insieme dei dati, in forma anonima, integrati da quelli di analoghe esperienze che verranno realizzate da Fem con alcune scuole superiori e con i partecipanti al Summer Camp, verranno analizzati e presentati in una specifica iniziativa nel corso dell’estate.
“L’analisi delle mappe di fissazione e delle heatmap, le mappe di calore, consentirà di comprendere – spiegano gli esperti di Fem - quali dettagli catturano maggiormente l’attenzione a seconda del grado di expertise da parte di chi osserva. Ma non è tutto: l’installazione esplora anche il fenomeno del priming percettivo, ovvero il modo in cui l’esposizione a determinati colori, forme o paesaggi possa modulare, in modo implicito, la percezione delle immagini successive influenzando l’elaborazione cognitiva e la qualità dell’apprendimento che ne consegue”.
Recenti studi neuroscentifici, inoltre, evidenziano che la contemplazione di immagini naturali può influenzare l’attivazione di specifiche aree cerebrali, contribuendo alla regolazione della risposta emotiva e al recupero dallo stress confermando così “come l’arte possa diventare un veicolo di benessere, andando oltre il puro apprezzamento estetico”.
La mostra “Paradise Lost”, che intende suggerire una riflessione sull’ambiente naturale minacciato dai cambiamenti climatici, si può visitare dal mercoledì al venerdì dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19, al sabato alla domenica e nei giorni festivi a orario continuato dalle 11 alle 19. Ingresso unico per entrambe le sedi: costo 10 euro (ridotto 5 euro), con agevolazione per i residenti in provincia di Modena (7 euro). Ingresso libero per tutti la prima domenica del mese, per i residenti anche ogni mercoledì, come da tradizione di Fondazione Ago. Visite guidate al sabato alle 17, su prenotazione ma senza costi aggiuntivi: www.agomodena.it.