IMPARARE LA SCIENZA TRA “AI” E I ROBOT DI DONATO PICCOLO

pubblicato il 03.07.25

Un Activity kit rivolto ai bambini (e non solo) accompagna la mostra “L’arte del pensiero meccanico”: buono sconto per chi partecipa alle visite guidate del sabato

Giocare con l’arte e con la scienza, alla scoperta dei fenomeni fisici, dell’intelligenza artificiale (Ai) e delle leggi scientifiche che sono alla base delle sculture robotiche realizzate da Donato Piccolo e che fanno parte della mostra di Fondazione Ago “L’arte del pensiero meccanico”. È l’obiettivo dell’Activity kit che, rivolto ai bambini (e non solo), accompagna la mostra curata da Lorenzo Respi che si può visitare fino al 24 agosto, a ingresso libero, a Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103.

Il fascicolo, a cura di Popmed, è in vendita a 5 euro, ma chi partecipa alla visita guidata gratuita del sabato, alle 16, ha diritto a un buono sconto di 2 euro. Ci si prenota sul sito www.agomodena.it. 

La mostra in luglio e agosto è aperta dal mercoledì alla domenica, e nei festivi, dalle 15 alle 19.

Robot che seguono i movimenti dei visitatori, uragani che si scatenano in una teca, copie di quadri di Leonardo da Vinci che se ne vanno a spasso per la sala dove altre tele famose si trasformano grazie a luci laser. Sono solo alcune delle suggestioni che si ritrovano in un allestimento dedicato al rapporto tra uomo e macchina, un’esperienza immersiva che esplora lo spazio di confine tra il corpo fisico e la tecnologia, tra la materia viva e quella artificiale. 

L’Activity kit sviluppa tutti questi temi e, oltre alle spiegazioni dei fenomeni fisici utilizzati nelle opere (i cui simboli compaiono anche nelle didascalie) contiene giochi, quiz e strumenti, come una bussola per sperimentare l’elettromagnetismo o la carta speciale per creare l’origami di una farfalla. Così da dare concretezza al concetto di “effetto farfalla”, cioè quel meccanismo per cui un piccolo gesto (il battito d’ali di una farfalla, appunto) può creare una reazione a catena e provocare addirittura un tornado dall’altra parte del pianeta. In mostra, con l’opera “Butterfly Effect”, il battito d’ali di una farfalla tecnologica viene amplificato da un complicato sistema di tubi, mentre nella pubblicazione si suggeriscono anche altre azioni che seguono lo stesso principio: per esempio, spegnere la luce quando si esce dalla stanza contribuisce a non sprecare energia e a proteggere il pianeta; oppure, dire “grazie” e “per favore” aiuta a creare un ambiente felice, ad aumentare il rispetto per gli altri aiutandoli a essere a loro volta più gentili. 

Gli altri fenomeni che vengono sviluppati riguardano la fluidodinamica, l’elettromagnetismo, la luce laser, l’intelligenza artificiale e l’autopoiesi robotica, cioè la capacità delle macchine di individuare autonomamente i problemi e ripararli da sole, così da rendersi sempre più indipendenti dall’umano. 

L’allestimento rientra anche nel programma Unesco Media Arts e, con la collaborazione di Galleria Mazzoli, consente di ammirare oltre 50 opere, tra sculture in movimento, robotiche o interattive, tele e disegni. 

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